La Cattedrale – Acerenza

Il monumento più romanico di tutta l’area mediterranea che somiglia all’abbazia di Cluney in Francia. Può sembrare strano scoprire una chiesa così grande in un paese piccolo come Acerenza ma la Cattedrale di Acerenza non è che una testimonianza del passato glorioso del nostro comune.

Che dire poi di quella finestrella nella cripta della Cattedrale che secondo alcuni pare custodisca niente meno che il Sacro Graal? È uno dei misteri di Acerenza, e non è l’unico.
Alcuni studiosi sostengono che nella Cattedrale ci sono i resti della figlia del conte Vlad III di Valacchia, meglio noto come il conte Dracula. Oltre a tutto questo, la cattedrale rappresenta una spiritualità millenaria; nel medioevo è stata luogo di passaggio dei pellegrini che si recavano in Terra Santa e oggi è punto di riferimento per il culto cattolico.

Bellezza e mistero, ecco i termini più appropriati per descrivere Acerenza, in passato chiamata Akerontia, dal nome del fiume infernale Acheronte, citato da Dante ne “La Divina Commedia”.

Cattedrale di Acerenza
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Castello e Museo Diocesano di arte sacra– Acerenza

Il centro storico di Acerenza ha mantenuto le caratteristiche di borgo medievale con l’urbanistica a schema radiale attorno al Castello longobardo (oggi sede del museo di arte sacra).

Nel museo troverete prevalentemente oggetti provenienti dal tesoro della Cattedrale di Santa Maria Assunta: oreficeria, argenteria, statuaria lignea e dipinti. È anche presente un’importante collezione di paramenti liturgici. Accanto alle opere che provengono dalla tradizione religiosa della diocesi di Acerenza, sono esposti reperti archeologici anteriori alla nascita del Cristianesimo emersi dal sottosuolo acheruntino.

Orologio a sei ore – Acerenza

Su un’alta torre circolare, inglobato al suo interno, c’è un raro esemplare di Orologio pubblico a sei ore, probabilmente di età post-rinascimentale. Il quadrante in pietra con cornice sagomata è costituito da sei numeri romani inframezzati da gigli. Questo sistema di misurazione del tempo, introdotto già a partire dal XIII secolo nello Stato Pontificio, è rimasto in uso in Italia fino al periodo Napoleonico.

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Puoi visitare anche chiese di particolare pregio come la…
Chiesa di San Laviero, Chiesa dell’Annunziata, Chiesa del Calvario, Chiesa rupestre San Michele, Chiesa rurale Madonna del Cupo.

Se hai bisogno di info specifiche su orari di apertura
o prenotazioni ti lasciamo qui i contatti della Proloco di Acerenza.
Sapranno darti tutte le indicazioni necessarie.
Puoi chiamare qui: +393294233465

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Visita agli Alpaca – Acerenza

Acerenza è stata definita come uno dei borghi più belli d’Italia, ma oltre alla piacevole fisica nel centro storico è possibile anche avere un incontro ravvicinato con dei teneri animali tradizionalmente in Perù, Bolivia e Cile: gli Alpaca.

Sono cugini dei lama, ma molto più simpatici, morbidi, piccoli, docili e profumati.

Basilicata Alpaca è il primo ed unico allevamento di alpaca del Meridione. Un allevamento innovativo, non a scopo alimentare, che nasce dall’amore per la natura e per gli animali e soprattutto dalla voglia di valorizzare la Lucania.

Scuola di equitazione e trekking a cavallo – Acerenza

A cavallo nel cuore dell’Alto Bradano. Scuola Di Equitazione e Trekking e attività ricreative all’aria aperta. Il maneggio River Horse dispone di allevamento di cavalli e offre corsi di equitazione, escursioni e passeggiate a cavallo, trekking e molto ancora. Un’occasione fantastica per vivere il cavallo e conoscere la natura e il territorio.

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Grotte Rupestri Sant’Antuono – Oppido Lucano

A poca distanza dal centro di Oppido Lucano, un comune dell’alta valle del Bradano posto in cima a un’altura dalla quale si gode di un panorama mozzafiato,

si apre una serie di 19 grotte scavate nel tufo, frequentate fin dalla preistoria e note come “grotte di Sant’Antuono”. Una di queste grotte, risalente al XIII/XIV secolo d.C, è una chiesa rupestre dedicata per l’appunto a Sant’Antuono che conserva al suo interno un tesoro d’arte, sopravvissuto al tempo: un ciclo di affreschi rupestri sulla vita di Gesù. 

Castello medievale – Cancellara

Se siete affascinati dai borghi medievali non potete non fermarvi a Cancellara e visitare il suo imponente castello baronale.

Per chi attraversa il centro è difficile non essere colpiti dalla sua architettura e dalla sua urbanistica. Come per altri castelli italiani, anche il Castello di Cancellara ha le sue particolarità e le sue leggende. Si narra infatti che l’architetto che costruì il castello aveva creato 365 stanze, una per ogni giorno, tutte illuminate tranne una.

Chi conosce il castello ha inoltre raccontato di un passaggio segreto che porta dal Castello al di fuori del centro abitato oltre il passaggio di un fiume.

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Parco-Urbano-dei-Palmenti-Pietragalla-Basilicata-On-the-road - Mantra Suite&Room
Parco Urbano dei Palmenti – Pietragalla

A Pietragalla, a pochi chilometri da Acerenza, c’è un parco urbano unico al mondo: il Parco dei Palmenti Ipogei, luoghi in cui nasce il buon vino e si respira ancora un’aria antica e ricca di storia.

I palmenti sono quei luoghi in cui viene preparata l’uva per farla diventare vino. Gli abitanti di Pietragalla hanno utilizzato la roccia stessa delle loro colline per scavarvi dentro questi ambienti che – ancora oggi – emergono dai prati come casette di gnomi.

Un paesaggio magico, quasi irlandese, mette in risalto queste casupole di pietra bianca in una distesa di verde.

Castelli Federiciani – Lagopesole, Melfi, Venosa

Storia, mistero, cultura: il racconto della Basilicata passa anche attraverso i suoi castelli arrampicati su verdi colline e circondati da mura possenti che raccontano storie di un passato lontano.

Con l’espressione Castelli Federiciani indichiamo quelle fortificazioni storiche – spesso molto imponenti dal punto di vista costruttivo e visuale – che appartengono al periodo regnante di Federico II di Svevia. Dagli eleganti fregi del castello di Pirro del Balzo a Venosa fino alle torri guerriere del castello di Melfi.

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La-casa-di-Orazio---Venosa_-Basilicata-On-the-road - Mantra Suite&Room
La casa di Orazio – Venosa

Nel 65 a.C. proprio a Venosa è nato uno dei più celebri poeti del mondo latino. Sempre qui, potrete visitare la sua casa risalente al I secolo d.C.

P.S. È visitabile solo su prenotazione.

Parco archeologico – Venosa

All’interno del Parco Archeologico di Venosa troverete tantissime testimonianze che vanno dal periodo repubblicano fino all’età medievale.

Un museo a cielo aperto all’interno del quale potrete ammirare le antiche terme romane, i resti di ville romane di incomparabile bellezza, le catacombe, le tombe a ipogeo e lo stupendo anfiteatro.

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Volo dell’Angelo – Castelmezzano e Pietrapertosa

Anche Castelmezzano è un borgo unico che merita una visita durante il vostro soggiorno.

La caratteristica particolare di questo paese è la sua posizione: è stata costruita in un complesso roccioso situato alle sue spalle, che il vento e la pioggia hanno sagomato fino a trasformarle in forme uniche, che gli abitanti chiamano “becco della civetta”. Se siete tra i più temerari puoi provare il “volo dell’angelo”, grazie al quale ammirerai (e amerai!) le Dolomite Lucane da una prospettiva completamente diversa e indimenticabile.

I laghi di Monticchio – Monticchio

I laghi di Monticchio sono definiti “la Svizzera della Basilicata”.

Nati dalle profondità del Vulcano Vulture, a valle dell’abbazia di San Michele, si estendono i verdeggianti laghi di Monticchio.

Un capolavoro naturalistico ricco di storia da vivere e conoscere. Sarà come arrivare in un’oasi fuori dal mondo. Non c’è bisogno di una mappa per muoversi o capire cosa fare, il territorio è piccolo e facilmente percorribile. Sono il luogo ideale per allontanarsi dal caos cittadino e godersi un sano relax nel verde, in terra lucana.

Il ponte alla luna – Sasso di Castalda

Sospeso a più di 100 mt di altezza a Sasso di Castalda, trovi il ponte tibetano più spettacolare d’Italia. Tra le alture lucane, puoi fare una passeggiata sospeso tra cielo e terra, a strapiombo sulla vallata e sul torrente che la attraversa. Si tratta di una passerella di metallo composta da 600 scalini orizzontali con un percorso di 300 metri che porta a raggiungere i ruderi del Castello di Sasso di Castalda, roccaforte normanna nel XII secolo.

Murales e cantine – Sant’Angelo le Fratte

I vicoli e le stradine di Sant’Angelo le Fratte sono colorati e illuminati dai circa 150 murales realizzati sin dal 1995 da diversi artisti italiani ed internazionali. Queste opere raccontano la storia, gli usi e i costumi di questa piccola comunità, non a caso il tema ricorrente dei dipinti è la vendemmia del vino, peculiarità del borgo. Insieme a Satriano e Savoia di Lucania, Sant’Angelo fa parte della “Valle più dipinta d’Italia”.

La città dei Sassi – Matera

Non puoi venire in Basilicata e perderti la punta di diamante della nostra regione.
Matera, eletta Capitale Europea della Cultura 2019, è una delle città più affascinanti della penisola.  
Perdetevi pure tra le vie ricche di costruzioni antiche nei sassi diventati famosi in tutto il mondo.

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